editoriali

Matera 2019: la bolla si è sgonfiata?

Tra proclami ed iniziative ad hoc per la capitale europea della cultura, il 2019 è parso lo spartiacque per un’offerta culturale strutturata. Tant’è che di politiche culturali n’è discusso a lungo. Ma oggi cosa ne rimane?

In un’iniziativa pubblica nel luglio scorso si è discusso della sorte di alcuni dei contenitori culturali della città di Matera, alla luce anche dei risultati e delle iniziative dell’anno da capitale europea della cultura. Ebbene due tra le più importanti di queste strutture, il cine – teatro Duni e la Cava del Sole, ad oggi risultano inagibili.

Il primo, dopo un battage proprietario privatistico-amministrativo durato anni, è oggetto di progetto da parte di uno studio di architettura. La seconda è oggetto di lavori di rifacimento e ammodernamento. Inoltre due tra i progetti pilota per il post 2019, l’assegnazione di locali demaniali nei Sassi e la creazione negli stessi rioni di tufo di un “quartiere degli arcieri”, hanno visto, per il primo, solo tre attività avviate su venti locali da assegnare, il secondo invece non è mai andato in porto.

Al momento, dunque, l’azione amministrativa per il rilancio e il consolidamento delle politiche culturali risulta fermo ai sostegni per eventi e iniziative patrocinati dal Comune e al supporto alle produzioni cinematografiche.

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