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“Uve nere” di Paolo Verticchio

Joe Catinari è il suo alter ego. Che torna anche in questo romanzo, appena pubblicato per i tipi di “Scatole parlanti”.

Lo sfondo è la Roma della periferia. Quella del Tufello in particolare. Dove il protagonista, di ben sei romanzi, si muove nelle diverse età della sua vita. “Uve nere” inizia con l’incontro di Joe Catinari con l’assistente sociale. L’incubo di finire in casa famiglia è il pensiero ricorrente per il protagonista, almeno in principio al romanzo.

L’autore (dal profilo facebook di Joe Catinari)

Una storia che si srotola tra abuso di droghe e problemi familiari, tra veri e finti amici. Un noir che tra i personaggi annovera anche due figure femminili: quella di una tossicodipendente, di cui Catinari si innamorerà, e la sorella (muta) di uno dei suoi amici che ucciderà suo padre per gli abusi subiti.

“E’ una storia di emarginazione, di devianza e di tutto quello che rientra in contesti difficili come quelli che vivono i protagonisti del romanzo. – spiega Verticchio – Anche di riscatto personale è una storia. Scritto in prima persona è la testimonianza diretta di Joe Catinari di quegli anni. Della sua vita. Dei suoi sentimenti. Punto”

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