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Potenza: la torre Guevara e il giro d’Italia

“Finalmente si aggiustano le strade!” – si sente dire nel capoluogo potentino. Già, perchè a giorni ci sarà il Giro d’Italia che passerà da alcune delle direttrici più importanti della città come via Vaccaro o la via Appia.

Che quella di Potenza sia un’urbanistica notoriamente “sui generis” lo si deduce quanto meno dalle sue strade: molte in salita (il capoluogo di Regione si trova, nel suo punto più alto, ad 809 metri sul livello del mare – non per niente è il capoluogo più alto d’Europa), spesso senza marciapiedi, a volte letteralmente circondate da aiuole infestate da erba alta e cespugli ed, appunto, rovinate, piene di fossi e buche.

C’è poi il centro storico. Ricco di storia e di cultura locale, è però letteralmente circondato da edifici costruiti molti nel dopoguerra, perdendosi (o comunque non vedendosi chiaramente) l’originaria conformazione urbanistica medievale. Quella delle porte e delle torri. Di Porta Salza, in particolare, e della Torre Guevara, che sono poi l’inizio e la fine della via più importante della città, via Pretoria.

Ma mentre la prima è visibile ed è “rappresentata” da un antico casolare là dove sorgeva il fossato che, prima del XV secolo, separava la cittadina dai suoi borghi, la seconda (una costruzione risalente al IX secolo d.C.) è stata (è lo è tutt’ora- al momento in cui si scrive: ndr) “assurdamente” nascosta da un edificio ( un ex istituto scolastico) in stato di degrado ed abbandono. Ma, è questa la notizia, sono cominciati, proprio in questi giorni, i lavori per “liberarla”.

Per il resto, come dicevamo, il centro storico è ricco di storia e di cultura. Solo che, la storia e la cultura, te le devi andare quasi a cercare. Eppure ci sono importanti, ed anche all’avanguardia, contenitori culturali, come il teatro Stabile, la Casa della Cultura, il Museo archeologico nazionale “Dino Adamestenau”, la Cappella dei Celestini. Per non dire delle sue chiese: tra tutte il Duomo, dedicato al patrono della città, san Gerardo, di epoca medievale in stile romanico, barocco e neoclassico.

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