“Femminismo” e “nuovi media” nei saggi di due millennials
Federica Fabrizio, romana d’adozione (ma materana di nascita, del 1996), e Mattia Salvia (vive a Milano ma è originario della Basilicata, classe 1990), si sono confrontati, nei loro rispettivi libri presentati a Matera, con due questioni epocali che interessano, in maniera particolare, le nuove generazioni.
Il primo è “Femminucce. Donne che cambiano le regole” (Rizzoli) presentato presso gli spazi di Area 8 a Matera, a discuterne con l’autrice (nota come federippi, dal suo alias sui social) Pegah Moshir Pour, la ragazza iraniana (ma vissuta anche tra Potenza e Matera) che dal festival di Sanremo in poi colleziona passaggi tv in difesa della causa delle donne iraniane. Questione di genere, dunque, quanto mai attuale tra le nuove generazioni, ma allo stesso tempo antica (dalle suffragette in poi).
Federica Fabrizio comincia ad occuparsi di femminismo in generale mentre sui social diventava “influencer” (il suo profilo instagram conta più di sessantamila followers) e nel suo libro, in particolare, raccoglie le storie di dodici donne che, nella Storia, hanno superato lo stereotipo della donna debole, ossia della “femminuccia”.
“Interregno. Iconografie del XXI secolo” è invece il libro di Mattia Salvia, laureato in filosofia con una tesi in storia del pensiero politico contemporaneo. Il suo libro, edito da Neroeditions, è stato presentato presso i locali del TAM (Tower Art Museum). Nel libro l’autore analizza in particolare il fenomeno dei “meme” sui social network e su come questi facciano presa sui “naviganti” di internet.
Salvia è giornalista free lance ed editor (ha lavorato per VICE e per Rolling Stone) e dal 2019 gestisce Iconografie/Centro Studi sul XXI secolo, un progetto Instagram dedicato a osservare il presente con gli occhi di uno storico del futuro per capire cosa resterà del momento in cui viviamo.