artecultura

Giuseppe Palumbo e quelle tavole su Ortega

L’illustratore materano ha esposto una manciata di suoi lavori presso il Museo “Casa di Ortega” a Matera.

Il disegnatore e fumettista, di base a Bologna dove ha cominciato con la rivista “Frigidaire”, ha personalmente conosciuto l’artista dissidente spagnolo Josè Ortega. Questi era di casa a Matera, esule dalla Spagna di Franco, ed alloggiava dove oggi sorge un Museo a lui dedicato (opera voluta e realizzata dalla Fondazione Zetema con i preziosi mosaici in maiolica del maestro Giuseppe Mitarotonda e alcune tra le opere del pittore spagnolo).

Erano gli anni ’70 ed il pittore era spesso ospite dei sodàli del circolo “La scaletta”. “Giuseppe era un ragazzino quando il pittore – come ricorda Mitarotonda – ci fece assaggiare per la prima volta paella e sangria.”

Ma Ortega veniva da un passato segnato dalle persecuzioni del regime franchista (era stato anche rinchiuso in prigione). Ma i cinque anni del suo esilio materano furono, per sua stessa ammissione, “i più belli della mia vita artistica.”

Arrivato a Matera nel 1972, in occasione della settimana dedicata alla cultura spagnola, partecipa insieme al poeta Raphael Alberti ad una serie di manifestazioni (organizzate dal Circolo la Scaletta e dallo studio Arti Visive) su Pablo Picasso.

Con la mostra su Ortega, Palumbo ripercorre soprattutto la vita dell’artista, promotore tra l’altro del “realismo sociale” e del manifesto “arte contro”, con cui teorizzava e proponeva un tipo di arte come strumento di trasformazione della realtà e al servizio della libertà.

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