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Inaugurata a Matera la mostra “Futurismo italiano. Il contributo del mezzogiorno agli sviluppi del movimento”

Al Museo Nazionale presso il Palazzo Lanfranchi esposte oltre centotrenta opere del periodo futurista italiano. Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano: “Con questa mostra Matera arricchisce la sua offerta culturale”.

L’esposizione è stata ideata dalla direttrice del Museo materano, Anna Maria Mauro e dal direttore dei Musei veneti, Daniele Ferrara, con la curatela di Massimo Duranti. Ospiti dell’inaugurazione, oltre al ministro Sangiuliano, il direttore dei Musei italiani, Massimo Osanna, e diversi rappresentanti degli enti locali e delle forze dell’ordine.

Un percorso espositivo che si sviluppa su due piani del museo, con dipinti, sculture, manifesti del periodo futurista ed altri oggetti che richiamano il periodo dell’avanguardia.

“Un movimento, quello futurista – ha detto il ministro – tra i più importanti di tutta l’arte italiana, almeno per quanto riguarda la sua influenza a livello europeo e mondiale.”

“L’idea della mostra è nata – ha ricordato la direttrice del Museo Nazionale di Matera – quando con il direttore dei Musei veneti ci siamo affacciati dalla terrazza del palazzo Lanfranchi su quelle particolari “cubature” che sono i Sassi, che a noi hanno subito rimandato alla memoria quella particolare tecnica dell’aeropittura dei futuristi italiani.”

La mostra è organizzata in collaborazione con la direzione regionale dei Musei Veneti, tant’è che è prevista un’esposizione anche in quel del  Museo trevigiano che proporrà a sua volta una grande mostra specificamente riservata al tema del manifesto futurista, con il titolo “Futurismo di carta”.

Massimo Duranti ha ricordato come nell’ultimo periodo si stia attuando una sorta di rivalutazione del futurismo, nel senso che sono diverse, in Italia e all’estero, le mostre dedicate al movimento pittorico che “nasce nel 1909 – come ricorda lo stesso Duranti – e termina negli anni anni quaranta”.

“Il che – ha continuato Duranti – non può che farmi piacere dato che mi occupo di quest’avanguardia pittorica da circa cinquant’anni, ma non sempre queste esposizioni hanno i crismi della scientificità.”

E’ questa la seconda “grande mostra” che la città di Matera ospita presso il Museo Nazionale, dopo quella di qualche anno fa di “Rinascimento visto da sud.”

Tra le opere in mostra, e che rappresentano i “contributi” del mezzogiorno al futurismo italiano, particolare importanza assumono uno stemma del comune di Matera commissionato, in periodo fascista, a Fortunato De Pero, e due opere del lucano Joseph Stella.

Di particolare rilevanza un trittico di Dottori ed un quadro di Giacomo Balla.

Il tutto è visitabile fino al 10 gennaio 2024.

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