Basilicata e mezzogiornopolitica

Lo scacchiere politico materano in vista delle elezioni comunali

A quasi tre mesi dalle prossime elezioni comunali di Matera, gli schieramenti in campo ancora non mostrano le carte

Nonostante incontri, riunioni, assemblee, gli schieramenti in campo per le elezioni comunali del prossimo maggio a Matera mantengono ancora un riserbo “tattico” sul nome dei candidati alla carica di sindaco di Matera per il quinquennio 2020-2025.

Il centro-destra nei mesi scorsi si è trovato riunito attorno alle “contestazioni” del progetto di riqualificazione di p.zza Visitazione all’indomani della realizzazione della nuova stazione centrale. Tra i fautori, ex sindaci di centro destra, come Emilio Nicola Acito o Saverio Acito, ed ex parlamentari, come Tito Di Maggio.

La nuova stazione centrale di Matera, oggetto di contestazioni da parte del centro – destra materano e di alcuni ex sindaci della città.

Il PD materano, invece, è stato praticamente “commissariato” dalla segreteria nazionale che ha esercitato una sorta di opzione per la scelta del candidato.

Unico ad aver fatto circolare nomi è stato il M5S, prima con l’appoggio ad una candidatura (quella dell’architetto Piero Laureano, già membro della commissione Unesco e fautore dell’assegnazione alla città di Matera del riconoscimento di patrimonio dell’umanità) espressione di un’ampia coalizione (compresi partiti del centro – sinistra) per poi cassare la stessa proponendo un proprio esponente.

Altre forze politiche sono in campo soprattutto come formazioni civiche. In particolare “Coalizione civica” ha portato a termine una campagna di tesseramento ed ha espresso un proprio direttivo.

Ricordiamo che il sindaco in carica, Raffaello De Ruggieri, era stato eletto nel 2015 quale espressione di una formazione (Matera 2020) fondata da un ex candidato sindaco di centro – destra, Angelo Tosto, ma poi sostenuto da diverse liste anche di sinistra.

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