La città che non si arrende
Anche a Matera si attivano mobilitazioni spontanee con canti e suoni dalle finestre e dai balconi sulle strade deserte e vuote
Come ormai in tutta Italia, ma anche buona parte dell’Europa e del mondo, piazze e strade sono vuote in città dall’aspetto spettrale.
Ma la voglia di incontrarsi e di condividere si propaga, quasi a voler contrastare il contagio da covid 19, sui social e da qualche giorno anche in flash mob.
I due aspetti delle città al tempo del coronavirus: da un lato piazze e vie spettrali, dall’altro manifestazioni di solidarietà e speranza.
Da Wuhan, in Cina, dove tutto è cominciato, la gente ristrettain quarantena, per una sorta di “liberazione” e senso di solidarietà ha cominciato a comunicare da finestre e balconi. Canti ed inni hanno cominciato ad essere un modo per cementare una sorta di senso di appartenenza e di “resistenza”.
Il coronavirus ha cominciato ad espandersi in tutto il mondo, colpendo in maniera particolare Corea del sud ed Iran. L’Italia è ora il Paese in prima linea nella lotta al contagio da virus. E gli italiani, si sa, in quanto a fantasia non sono secondi a nessuno.