arte

Ugo Venturini e le sue “Colonie” alla Domus Mad Art di Matera

Una Galleria d’arte del tutto particolare la “Domus Mad Art” di Daniela Madeddu a Matera. Un locale ipogeo, in concessione comunale e di recente ristrutturato, nel Sasso Barisano.

E’ qui che l’artista sarda, ma torinese d’adizione, già da qualche tempo (si è trasferita a Matera – dove aveva conosciuto il suo compagno – in periodo precovid) abita i Sassi (nel senso che da queste parti ci vive anche).

Ed è la materia, anche, che fa da collante (oltre ad una solida e lunga amicizia) con l’esposizione personale (diverse opere dell’artista toscano esposte fino al 30 maggio). Già perchè Ugo Venturini è di Carrara e lì la pietra ce l’hai nel sangue. Di puro marmo bianco (delle stesse cave dove il Buonarroti andava personalmente a scegliere le lastre migliori) è infatti una parte della sua produzione.

Una delle opere in marmo esposte nella Galleria tufacea nel cuore dei Sassi di Matera

Venturini però è artista a tutto tondo. Lavora anche tanti altri materiali (lamiere, ceramiche) e frequenta molto bene anche la pratica dell’installazione.

“Colonie” è la parte centrale dell’esposizione. Un gruppo di sei installazioni in cui “Il Testa di Legno, L’Uomo nero e il nucleo delle opere esposte aprono oltre certi limiti colonialismi antichi e moderni, espliciti e celati, visionati e re-visionati.”

Sono comunque tutti lavori che condensano in un “simbolo” (ovvero l’opera dell’artista) un vissuto denso di avvenimenti, viaggi, riflessioni filosofiche, esistenziali, sociali e politiche. Dietro ognuno di questi lavori, insomma, c’è un viaggio, introspettivo e fisico, che così l’autore racconta: «camminavo tanto, le mie gambe erano il mio strumento principale. Poi mi sono reso conto che cervello e gambe sono lontani fisicamente tra loro e ho iniziato a fare viaggi cerebrali più grandi con spostamenti fisici più piccoli».

Riferimenti in particolare a Putin, a Nixon, alla questione dell’Iran ed all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ma anche suggestioni e riflessioni degli spostamenti di Venturini in Medio – Oriente, in particolare in Libano.

Rispondi