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In mostra al TAM

Una serata all’insegna di luci, suoni e colori (con una concessione anche all’interazione con macchinari elettronici), nell’antica Torre del Capone

Gli antichi rioni di tufo della città di Matera anticamente (siamo intorno al 1200) erano circondati da mura di contenimento e/o difesa, puntellate da torri e accessibili tramite porte d’accesso.

Oggi si hanno tracce di questo antico passato medievale della citta di Matera e la torre del Capone rappresenta uno dei “reperti” meglio conservati. Nell’incredibile storia dei Sassi di Matera ci sta pure che un bene storico di tale portata sia di proprietà privata.

Nell’epoca dei Sassi “vergogna nazionale”, infatti, non si comprendeva certo il valore storico artistico dell’intero complesso rupestre dell’antica cittadina e allora importanti testimonianze sono state completamente sottovalutate se non addirittura ignorate.

Porte storiche (Porta Pepice) smantellate per far spazio alle costruzioni del razionalismo fascista; alcune torri (la Torre Metellana) parzialmente demolite dal tempo e dall’incuria (e poi recuperate).

La torre Metellana

Veri e propri tesori storico/archeologici (come ad esempio molte chiese rupestri) inglobati in vicinati, abitazioni, stalle, venuti alla luce e valorizzati solo in epoca recente.

Per farla breve è in un complesso come questo che i ragazzi del TAM (Tower Art Museum) hanno deciso di dare libero sfogo ai loro sogni, passioni e desideri. “Volevo solo aprire un museo”, infatti, è il refrain che i “nostri” portano avanti da diversi anni.

Ed è così che l’altra sera all’interno del TAM hanno preso corpo installazioni di luci e suoni per la mostra “Ultradizione” di Canemorto, MOMO, Studio Antani, Ultravioletto + Dottor Pira. Dall’8 aprile al 25 settembre in via Ridola a Matera. Le visite sono guidate.

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