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Basilicata: quelle relazioni pericolose

Recenti vicende giudiziarie hanno messo in luce, nella regione lucana, una serie di legami fatti di intrecci criminali e di clientelismo.



Abbandonati gli arresti domiciliari l’ormai ex governatore della Basilicata, Marcello Pittella, rimane indagato per abuso d’ufficio e concorsi truccati nel filone d’indagine sulla sanità lucana avviata lo scorso luglio e che ha visto coinvolto, tra gli altri, anche l’ex direttore, nonchè commissario ASM, Piero Quinto.

E’ di oggi, inoltre, la notizia (fonte non confermate) di un indagine per reati contro la pubblica amministrazione anche di uno dei vertici della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Quello degli interessi illeciti e degli appetiti criminali è un allarme lanciato anche a più riprese sia dalla Direzione Nazionale Antimafia che dall’Autorità Nazionale Anti-corruzione.

Non di reati contro la Pubblica Amministrazione, ma di reati associativi (a vario titolo) quelli contestati a più riprese dalla procura di Potenza (con competenza anche di Direzione Distrettuale Antimafia) guidata dallo scorso marzo da Francesco Curcio: si va dall’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (operazione “Drummer” nel potentino e “Rosso di sera” nel materano) a quella di tipo mafioso (lo scorso aprile sono stati smantellati clan sia di Scanzano che di Montalbano ionico).

Il Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, a capo della Procura della Repubblica di Potenza

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