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Horacio Czertoke ed il Teatro Nucleo

Ha fondato il suo teatro, insieme a Cora Herrendorf, in Argentina nel 1974. Fuggito dal regime di Videla, nel ’78 si è trasferito a Ferrara dove ancora oggi ha sede il Teatro Nucleo.

Ha cominciato a lavorare nei manicomi, per poi portare e creare i suoi spettacoli anche nelle carceri (sulla scia del Teatro brasiliano dell’oppresso).

Un teatro indipendente, un laboratorio permanente, che da oltre 40 anni si occupa di ricerca sull’arte dell’attore. Teatro Nucleo vede il teatro come strumento di evoluzione sia per lo spettatore che per l’attore.

A Matera c’è stato un doppio appuntamento con Czertoke: uno presso il TAM (Tower Art Museum) per la presentazione del libro LIBERTÀ VO’ CERCANDO. Il lavoro del Teatro Nucleo nel carcere di Ferrara (a cura dello stesso Horacio Czetok, con la prefazione di Andrea Pugiotto) e l’altro allo IAC (Centro per le Arti Integrate) per lo spettacolo Contra Gigantes (tratto del Don Quijote di Cervantes) messo in scena dall’artista argentino.

“Da drammaturgo, Czertok diventò Don Quijote. Il personaggio non accettò volentieri la fine dello spettacolo e da qualche anno cominciò ad apparire in sogno al drammaturgo-attore: voleva tornare alla vita, sia pure quella scenica. Così Czertok decise di farne un soliloquio, un monodramma a più voci.”

L’attore in scena (foto di Daniele Mantovani da tetaronucleo.org)

La messa in scena rientra nell’ambito delle iniziative dello IAC (patrocinate dal Ministero dei Beni Culturali) per la rassegna di teatro contemporaneo de “il Teatro che cresce“.

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