Giovanni Veronesi al “Gerardo Guerrieri” di Matera
Il regista toscano, in sala con “Romeo è Giulietta“, ha presentato il suo nuovo film nella sala del cine-tetro della città dei Sassi.
Una commedia sentimentale, dalle venature nostalgiche, per l’autore di svariati film del genere. Fratello di Sandro (scrittore vincitore dello Strega con “Colibrì”), il regista ha cominciato negli anni ’80, prendendo parte al filone cd dei “comici toscani”, da Francesco Nuti a Leonardo Pieraccioni.
E proprio con Nuti, a cui il film è dedicato, ha cominciato nel 1985 (ad appena 23 anni) collaborando alla sceneggiatura di film come “Tutta colpa del Paradiso”, “Willy Signori e vengo da lontano”, “Stregati”. E’ anche conduttore radiofonico, nonchè attore in alcune pellicole.
Il suo rapporto con le terre di Puglia e Basilicata ha chiari connotati sia perchè ha prima recitato , nel 2003, in “Mio cognato” (con protagonista Sergio Rubini), poi ha tenuto una serie di lezioni di cinema a Matera prima di girarci “I moschettieri del re” (nel 2018).
Il regista ha spaziato in diversi registri pur rimanendo fondamentalmente nel genere della commedia sentimentale. Il Veronesi degli esordi (quello con la regia di Nuti e la sceneggiatura di Vincenzo Cerami) virava al nostalgico, ma anche al poetico grazie alle musiche di Giovanni Nuti. Poi passando alla regia ha espresso un cinema più popolare, più vicino al sentire proprio del popolo toscano. E quindi con “I Laureati” (film del ’95 che ha lanciato, tra l’altro, come attori, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini) ha fatto un cinema più goliardico e guascone.
L’autore ha lavorato, tra l’altro, con Carlo Verdone in “C’era un cinese in coma”, con Diego Abbatantuono ne “Il barbiere di Rio”, e diversi altri del genere della commedia romantica italiana.
In televisione Giovanni Veronesi qualche anno fa ha portato il format di “Cari, fottutissimi amici” (con Rubini, Papaleo, Ceccherini, Pieraccioni) di cui conserva un buon ricordo e di cui, a domanda se lo rifarebbe ha risposto: “Pur avendoci lavorato, in Rai non ho la stessa libertà d’azione che con il cinema”.
“Romeo è Giulietta” (protagonisti Sergio Rubini e Pilar Fogliati) è la storia di un’attrice di teatro che, per ottenere una parte nella commedia di Shakespeare, si spaccia per maschio e ottiene di interpretare Romeo.