F. Murray Abraham: dai successi degli anni ’80 al teatro di Broadway
Ottantacinque anni ben portati, l’attore americano (premio Oscar nel 1984 per “Amadeus”, come miglior attore non protagonista) è in giro per l’Italia a presentare, insieme al regista Louis Nero, il suo ultimo lavoro cinematografico, “Milarepa” (nelle sale dal 19 giugno).
Girato in Sardegna, il film racconta in chiave femminile e futuristica, un classico della tradizione del buddismo tibetano.
La storia è incentrata sulla conversione della protagonista: dalla sete di vendetta per l’uccisione del padre al perdono.
Intervistato da Barbara Tarricone, nell’ambito della rassegna “Matera fiction”, questa la riflessione dell’attore sul concetto di vendetta (lui che ha ricevuto l’Oscar per la parte del vendicativo Salieri in “Amadeus”): “La vendetta è come un serpente che si morde la coda da solo. La ragazza del film è stata molto vendicativa, ma poi apprende nel suo percorso una grande lezione. Il problema della vendetta è anche quello che sta accadendo oggi a Gaza.”
Noto soprattutto per i ruoli da cattivo in film come “Scarface”, Amadeus” o “Il nome della rosa”, Abraham è nato in Pennsylvania, da padre siriano e madre italiana (calabrese), ed è dunque molto legato all’Italia.



Presente in sala insieme al regista Louis Nero (“con cui – ha detto in un’intervista – sono legato da uno stesso senso di umanità”), F. Murray Abraham è stato premiato nell’ambito del festival cinematografico materano.

“Milarepa – come spiegato dal regista, Louis Nero – è un film di fantascienza, nel senso che è rappresentato un futuro in cui non c’è più la tecnologia ma un ritorno ad un mondo arcaico e rurale. Mentre la tecnologia si dissolve, aumenta lo spazio della spiritualità popolare, delle leggende, dei ‘fantasmi’ della natura.”
“Il successo enorme che ho avuto con i film, soprattutto degli anni ottanta, – ha detto in conclusione Abraham – mi aveva travolto, nel senso che mi ero montato la testa.”
“Poi ho riscoperto l’umiltà – ha aggiunto – anche grazie al ritorno in teatro.”
Ed ora ad ottantacinque anni è ancora lì: la prossima stagione teatrale infatti lo vedrà protagonista a Broadway.