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E Daniel Craig arrivò in città

Come già successo con Siena (Quantum of Solance) o Roma (Spectre), la produzione che detiene i diritti della saga a firma Ian Fleming, utilizza le bellezze paesaggistiche italiane per le riprese di “No time to die”.

Per il venticinquesimo film di James Bond tocca, nell’anno della capitale europea della cultura, alla città dei Sassi, Matera.

Dopo circa due settimane di riprese con strade, vicoli e piazze, in cui hanno imperversato Aston Martin e moto di grossa cilindrata, il protagonista del film è arrivato in città per le ultime due settimane di lavorazione.

Oltre allo scenario dei Sassi, utilizzate come location anche alcune località della costa lucana, come Maratea o Marina di Pisticci.

L’arrivo in città dell’attore holliwoodiano è anche l’occasione per una decisa operazione di marketing. Impazzano infatti sul web e sui mezzi di informazione le pose patinate di Craig insieme all’ultima delle bond girl con lo sfondo dei Sassi e della Cattedrale.

La stessa anteprima del manifesto mostra James Bond, pistola in pugno, nello scenario suggestivo dei rioni di tufo.

Una produzione che ha investito in città circa dieci milioni di euro (a fronte dei circa cinquanta totali) per una compagine di circa quattrocento “uomini” di Cinecittà (della produzione esecutiva Lotus production) e più di mille comparse locali. Soldi che sono serviti (per quanto riguarda il territorio) non solo a pagare alberghi e ristoranti, ma anche commercianti e residenti dei Sassi per consentire alla produzione di lavorare senza intoppi.

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