culturamusica

Il racconto del jazz nel bop di Silvana Kuhtz

Da Charlie Parker a Chet Beker, da Billie Holiday a Miles Davis. Una serata all’insegna dei capisaldi di quel particolare groove che è il bop. Un racconto in musica con il pianoforte di Andrea Gargiulo, la voce jazz di Lisa Manosperti e la voce narrante di Silvana Kuhtz. Il tutto accompagnato delle immagini dell’epoca d’oro del jazz.

Presso Le Monacelle (ex convento nel cuore dei Sassi di Matera, poi struttura ricettiva ed ora deputato a diventare contenitore culturale per ospitare mostre e concerti) e nell’ambito della manifestazione “Vivaverdi – multikulti”, in collaborazione con “Poesia in azione”, il racconto fatto dall’attrice e poetessa barese (nonchè docente in quel dell’Università della Basilicata) è “To be or not to be..bop – Un racconto di musica e vita”, in realtà quello della baronessa Annie Pannonica Rothschild, musa ispiratrice e mecenate dell’epoca di Thelonious Monk (che le ha dedicato la struggente “Pannonica”).

E via con gli standard di Parker, con la voce di Holiday e con gli aneddoti su queste icone del jazz, tutti accomunati da vite all’insegna del jazz e degli eccessi, tutte segnate da una vita breve ma che in realtà “non è che muoiono giovani ma è solo che invecchiano prima perchè la loro musica ha mille anni.”

E via con il rapporto, segnato dalla grande passione per la musica jazz e dagli abusi di droghe ed alcol, tra Billie Holiday e Lester Young (una storia d’amore, la loro, struggente quasi solo come i componimenti del sassofonista e come la voce inconfondibile della regina del jazz); quello tra Miles Davis e Charlie Parker (il primo scoperto da un Parker all’apice del successo si dice perchè fosse il suo pusher).

E poi la vita ai margini di tutto di un Chat Baker che con la sua tromba (ma a volte anche con la sua flebile voce) “voleva solo dava forma al silenzio.”

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