Terry Gilliam
Precursore del cinema di fantasia, l’americano gioca con gli strumenti che gli sono più congeniali
“Fantasia e immaginazione non sono la stessa cosa” chiosa ridendo sul palco “anche se non ho capito la differenza”.
Ospite speciale per la seconda volta al festival materano del cinema (MFF) alla sesta edizione, alla regia nel ’75 con il film cult “Monthy Pyton e il Sacro Graal”, Gilliam è stato l’unico americano del gruppo inglese dei comici Monthy Pyton. Egli nasce in realtà come disegnatore e illustratore d’animazione.
Il film è stato dato in visione come omaggio allo stesso Gilliam e ai tanti (molti giovani) che hanno riempito la sala del cine teatro “Guerrieri”.
Il film si inserisce nel filone del grottesco come “L’armata Brancaleone” o del surreale come “L’aereo più pazzo del mondo“. il regista è stato poi conosciuto al grande pubblico con film come Brazil o L’esercito delle 12 scimmie.
Monthy Pyton è ambientato nel Medioevo e racconta in chiave ironica delle traversie di Artù e Lancillotto alla ricerca del Sacro Graal.
“Se è stato ispirato da qualcuno nel tipo di ambientazione, quella medievale, tipica di alcuni dei suoi film” gli chiedono e lui risponde citando “Il Decameron” di Pasolini.
Scopri di più da Econews Magazine di attualità e cultura
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

