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Una giornata nei Sassi: Aquamater e la Civita

In occasione delle Giornate FAI d’autunno, aperto al pubblico l’Ipogeo Carriero-Andrisani. L’occasione, anche, per riscoprire la cinta storica materana.

Nei locali ipogei della struttura, adibita a museo diffuso, di via Muro, tra la Cattedrale e la strada di collegamento tra il Sasso Barisano ed il Sasso Caveoso, gli alunni dell’istituto Pentasuglia di Matera hanno raccontato la storia dell’edificio rupestre, inserito proprio sulla cinta muraria (ormai scomparsa) che delimitava la zona più alta dei Sassi, con la Cattedrale al centro e le porte d’ingresso.

Come tanti altri locali ipogei, di proprietà (negli anni successivi all’Unità d’Italia) di alcune famiglie nobili e/o benestanti, fungeva da cisterna per la raccolta delle acque, da ricovero per gli animali e all’occorrenza da deposito di grano e frantoio.

La Civita è la parte alta della città vecchia. In epoca probabilmente medievale fortificata a difesa di eventuali attacchi. A sormontarla anche delle torri, alcune di queste rimaste visibili. E le porte di accesso alla stessa, tra cui “Porta di Iuso” e “Porta di Suso”


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